Blu come il mare e nero come la notte più limpida!

La giornata era iniziata nei migliori dei modi. La sveglia aveva suonato circa dieci minuti dopo l'orario che avevo impostato. Che sveglia cortese. Deve avermi visto stanco la sera prima e ha deciso di lasciarmi dormire qualche minuto in più.
Si è meritata di rimanere sul mio comodino per un'altra settimana.
Cominciai ad alzarmi dal letto, non prima però di aver dato il buongiorno ai miei cuscini ed essermi assicurato che fossero ancora tutti lì. Era già capitato che in passato un cuscino avesse provato a scappare durante la notte. Per fortuna, sono riuscito a fermarlo e farlo ragionare. Dove avrebbe trovato un padrone così generoso da comprare una fodera glitterata per ciascuno di loro?
Da nessuna parte, questo è certo.
Mi preparai in velocità, pescando i primi vestiti che mi capitarono tra le mani. Ovviamente, il mio senso estetico era talmente potente che non mi servì nemmeno guardare i capi per trovare il giusto abbinamento. Mi guardai allo specchio, sorpreso dal capolavoro che ero riuscito a creare.
Boa rosa, tutù blu cobalto e camicia zebrata... mi sono superato un'altra volta.
Corsi a lavoro con la mia carrozza trainata da venti piccioni purosangue, temendo di far aspettare qualche cliente o l'ispettore di igiene. I miei fidati camerieri erano già a lavoro, pulendo i tavoli con il nuovo detersivo comprato da me medesimo.
Il Brillante 2000. Da oggi con il 99% di glitter.
Mi misi dietro al bancone come al solito e aspettai in maniera drammatica che qualcuno mi chiedesse qualcosa. Il primo cliente non tardò ad arrivare. Ma, sfortunatamente, era una di quelle persone che non capiva l'arte. Aveva avuto il coraggio di chiedermi un caffè senza glitter.
Dove finiremo di questo passo?
Eppure io, sempre dell'idea che il cliente avesse ragione fino a prova contraria in tribunale, annuii e guardai il ragazzo sedersi ad un tavolo. Preparai la sua bevanda, sentendo il cuore rompersi in mille pezzi. Non potevo prendere parte a quella barbarie. Dovevo fare qualcosa. Decisi quindi di aggiungere dei glitter color caffè.
Non lo noterà neanche. Gli dirò che è lo zucchero.
Portai la tazza al cliente con il mio solito sorriso. "Ecco a te, onesto viandante" gli dissi. "Stai per caso ascoltando il podcast dei cincillà migranti? Devo ancora recuperare l'ultimo episodio", continuai, curioso.